Domenica pomeriggio gli è saltato il tendine d’Achille sull’assolato campo di Palermo, martedì era già in sala operatoria al Policlinico San Matteo di Pavia, oggi le dimissioni. Javier Zanetti ha una fibra senza pari e ha già in mente le prossime tappe della sua riabilitazione: tre settimane in totale scarico, poi comincerà subito la fisioterapia con l’obiettivo di tornare in campo, a 40 anni compiuti, dopo la sosta natalizia del prossimo campionato. Prima di lasciare il nosocomio pavese, l’eterno capitano dell’Inter ha parlato con la stampa per ringraziare tutte le persone che lo hanno circondato d’affetto in questo periodo per lui difficile e nuovo, a partire dall’ex allenatore dei nerazzurri Leonardo (che è andato a fargli visita direttamente da Parigi), senza dimenticare Francesco Totti e Antonio Cassano:
“Con Leonardo non abbiamo parlato di un eventuale futuro insieme all’Inter. La visita di Leo mi ha fatto un enorme piacere, grande uomo e grande persona che farebbe bene a qualunque squadra. Con lui c’è una grande amicizia, spero di rivederlo presto. Totti? E’ stato molto simpatico. Tante battaglie insieme. Cassano ha iniziato a urlare ma comunque mi ha fatto molto piacere la visita…”.
Attestati di stima da più parti, anche dai tifosi avversari (“Mi ha colpito l’amore dei tifosi delle altre squadre, mi sono stati molto vicino“), la benzina necessaria per ripartire con la stessa determinazione che ha sempre contraddistinto il Zanetti calciatore, la cui carriera ventennale è fin qui stata formidabile e raramente ripetibile:
“Anche quando andavo a fare l’intervento sentivo i tifosi con me. La cosa più importante è che ora io stia bene. Il mio desiderio è stare coi miei compagni e fare di tutto per tornare in campo. Ho la forza per guardare avanti e tornare a giocare. Le testimonianze di affetto per me sono state toccanti ed emozionanti. L’Inter di quest’anno? Mi dispiace non poter dare una mano ma sarò lì per qualsiasi cosa. Una stagione così sfortunata non me la ricordo. L’Inter deve tornare protagonista. Ci sono tanti giovani. Speriamo di andare in Europa League, vogliamo fare una squadra altamente competitiva. Che farò ora? Starò tanto tempo qui, dopo di che andrò in Argentina. Passare dalla Pinetina? Magari faccio un salto adesso, magari lo faccio sabato”.
Chiosa finale sull’attuale allenatore dell’Inter, Andrea Stramaccioni pare riconfermato ma il suo futuro non è proprio limpidissimo:
“Non sono io quello che deve decidere, il mister finirà il campionato nel migliore dei modi. Presa di distanza? No, ho molto rispetto per lui, sono argomenti che non mi riguardano. Staremo vicini sempre. Ognuno ha i suoi problemi, ce la metterò tutta per rendermi disponibile. Voglia di tornare per tutto, sento la forza di ripartire. Da ogni cosa positiva bisogna prendere il lato giusto”.
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